Al teologo ed insigne studioso Gian Francesco Conforti, che fu ministro dell’Interno della Repubblica Partenopea del 1799, è dedicata l’omonima e spettacolare piazza nel centro storico di Salerno.
Nato a Calvanico, il Conforti fu autore di importanti opere storiche e giuridiche in cui espresse tutte le sue teorie contro l’assolutismo papale e gli abusi della Curia romana. In seguito alla restaurazione borbonica fu arrestato e condannato a morte nel dicembre del 1799.
La piazza a lui dedicata risulta essere l’esempio più evidente di come, dai nomi e dalle antiche denominazioni, sia possibile risalire a quelle che erano le connotazioni e le funzioni dei luoghi, a volte, ancor prima che si possano avere conferme o smentite dagli scavi archeologici.
Pochi sanno infatti che piazza Abate Conforti, nei secoli passati, ha assunto altre intitolazioni, in ognuna delle quali vi è una traccia precisa che ricostruisce storicamente quella particolare zona della città.
Per la presenza della Chiesa dei Gesuiti venne denominata "Largo del Gesù": iniziata nel XVII secolo, la costruzione della struttura religiosa ebbe un iter abbastanza lungo se si pensa che nel 1716 venne ultimata la costruzione della cupola e soltanto nel 1846 la chiesa fu completata dai Gesuiti. Nel 1868 fu concessa alla Confraternita dell’Addolorata che le diede il nome attuale.
"Largo della Regia Udienza" o anche "Largo delle Assise", è, invece, il nome che la piazza assunse per la presenza di un tribunale: in epoca romana, infatti, piazza Abate Conforti fu localizzata come l’area del foro, testimoniata anche da numerosi reperti di pietra esistenti – statue e rilievi –.
A tal proposito, delle grandi basi per statue onorarie con relative iscrizioni provenienti dalla piazza – e oggi custodite presso il Museo Archeologico Provinciale di Salerno – è da menzionare particolarmente quella che si riferisce ad una disastrosa alluvione verificatasi tra la fine del IV e l’inizio del V secolo d.C.
La base fu rinvenuta nel 1737 e l’iscrizione è dedicata al governatore di Salerno – Arrio Mecio Gracco – altamente meritevole agli occhi dei suoi concittadini per il provvidenziale intervento a favore del riassetto della città dopo la terribile calamità. La datazione, dunque, in base anche ai caratteri epigrafici del testo, ci fornisce la notizia della più antica alluvione che ci è dato di conoscere nel pur lungo elenco che Salerno può annoverare.
Altra denominazione attribuita alla piazza Abate Conforti fu "Largo Maddalena" per la presenza dell’omonimo Monastero di Santa Maria Maddalena che per molti studiosi fu edificato intorno all’anno Mille al di sopra dell’antico Foro. Oggi il Convitto Nazionale, istituito da Gioacchino Murat nel 1811 ed intitolato successivamente a Torquato Tasso, è ubicato proprio nella sede dell’ex Convento femminile.
Al teologo ed insigne studioso Gian Francesco Conforti, che fu ministro dell’Interno della Repubblica Partenopea del 1799, è dedicata l’omonima e spettacolare piazza nel centro storico di Salerno.
Nato a Calvanico, il Conforti fu autore di importanti opere storiche e giuridiche in cui espresse tutte le sue teorie contro l’assolutismo papale e gli abusi della Curia romana. In seguito alla restaurazione borbonica fu arrestato e condannato a morte nel dicembre del 1799.
La piazza a lui dedicata risulta essere l’esempio più evidente di come, dai nomi e dalle antiche denominazioni, sia possibile risalire a quelle che erano le connotazioni e le funzioni dei luoghi, a volte, ancor prima che si possano avere conferme o smentite dagli scavi archeologici.
Pochi sanno infatti che piazza Abate Conforti, nei secoli passati, ha assunto altre intitolazioni, in ognuna delle quali vi è una traccia precisa che ricostruisce storicamente quella particolare zona della città.
Per la presenza della Chiesa dei Gesuiti venne denominata "Largo del Gesù": iniziata nel XVII secolo, la costruzione della struttura religiosa ebbe un iter abbastanza lungo se si pensa che nel 1716 venne ultimata la costruzione della cupola e soltanto nel 1846 la chiesa fu completata dai Gesuiti. Nel 1868 fu concessa alla Confraternita dell’Addolorata che le diede il nome attuale.
"Largo della Regia Udienza" o anche "Largo delle Assise", è, invece, il nome che la piazza assunse per la presenza di un tribunale: in epoca romana, infatti, piazza Abate Conforti fu localizzata come l’area del foro, testimoniata anche da numerosi reperti di pietra esistenti – statue e rilievi –.
A tal proposito, delle grandi basi per statue onorarie con relative iscrizioni provenienti dalla piazza – e oggi custodite presso il Museo Archeologico Provinciale di Salerno – è da menzionare particolarmente quella che si riferisce ad una disastrosa alluvione verificatasi tra la fine del IV e l’inizio del V secolo d.C.
La base fu rinvenuta nel 1737 e l’iscrizione è dedicata al governatore di Salerno – Arrio Mecio Gracco – altamente meritevole agli occhi dei suoi concittadini per il provvidenziale intervento a favore del riassetto della città dopo la terribile calamità. La datazione, dunque, in base anche ai caratteri epigrafici del testo, ci fornisce la notizia della più antica alluvione che ci è dato di conoscere nel pur lungo elenco che Salerno può annoverare.
Altra denominazione attribuita alla piazza Abate Conforti fu "Largo Maddalena" per la presenza dell’omonimo Monastero di Santa Maria Maddalena che per molti studiosi fu edificato intorno all’anno Mille al di sopra dell’antico Foro. Oggi il Convitto Nazionale, istituito da Gioacchino Murat nel 1811 ed intitolato successivamente a Torquato Tasso, è ubicato proprio nella sede dell’ex Convento femminile.